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Vivere Milano

Costo della vita a Milano: gli under 40 non arrivano a fine mese

  • Ottobre 10, 2023
  • 3 min read
Costo della vita a Milano: gli under 40 non arrivano a fine mese

A Milano le spese degli individui al di sotto dei 40 anni superano i loro guadagni. Non solo gli studenti che vivono in condizioni precarie, ma anche i giovani impiegati faticano a coprire le spese mensili: il crescente costo della vita colpisce duramente, in particolar modo nel Nord del paese.

Diverse ragioni, tra cui l’inflazione, continue crisi economiche, tensioni globali che influenzano i mercati e i cambiamenti climatici, contribuiscono all’aumento drastico del costo della vita. Questa situazione ha messo sotto pressione la classe media italiana, costringendola a stringere la cinghia.

Gli under 40 risentono maggiormente dell’aumento del costo della vita a Milano. Questo gruppo, alle prese con salari insufficienti, instabilità lavorativa, onerosi costi operativi nelle libere professioni, affitti e mutui elevati e un costante aumento dei prezzi al dettaglio, si trova a navigare in un contesto attuale complicato e un futuro, al meglio, incerto.

Le statistiche dell’Istat

Secondo le statistiche dell’Istat, nel corso dell’ultimo anno, vivere a Milano è diventato notevolmente più costoso rispetto agli aumenti della media nazionale. I costi abitativi sono aumentati del 4,6%, superando il tasso nazionale del 2,1%. Anche le spese mediche hanno visto un incremento del 3%, rispetto al 1,6% a livello nazionale. Inoltre, le spese per intrattenimento culturale e svago hanno registrato un aumento del 4,5%, confrontato con il 3,7% dell’intero paese. Infine, i costi dei servizi legati all’ospitalità e alla ristorazione sono saliti dell’8,9%, superando il 6,8% nazionale.

L’indagine condotta da Media Activism

La situazione economica per gli under 40 è critica, il costo della vita a Milano è insostenibile: il 62% dei giovani residenti spende oltre i propri guadagni, erodendo i risparmi o ricorrendo a prestiti in caso di spese non previste.

E la situazione non mostra segni di miglioramento: solamente il 17% degli intervistati ha affermato di riuscire a mettere da parte almeno 200 euro ogni mese. Questi dati preoccupanti emergono da una ricerca condotta da Media Activism fondata da Tomaso Greco. La ricerca ha coinvolto più di 600 giovani della Lombardia, di età compresa tra 20 e 40 anni, attraverso un’indagine condotta su Instagram.

È inquietante notare che gran parte delle spese dichiarate dagli under 40 di Milano è essenzialmente legata alle necessità fondamentali di vita. Le spese per viaggi, eventi o acquisti non essenziali sono considerate secondarie, e vi si dedica una parte del bilancio solo quando possibile.

Milano è sempre stata vista come una opportunità: la città italiana con un respiro più europeo, una finestra attraverso la quale vedere il mondo da una prospettiva diversa. Un’infinità di possibilità a portata di mano, ma, a quanto pare, sempre più fuori dalla portata economica di molti. In passato, molte generazioni si sono trasferite qui per studiare, creando una nuova vita e costruendo un futuro.

Milano è sempre stata una città costosa

Senza dubbio, Milano è sempre stata una città costosa, ma ora, l’idea di trasferirsi in questa metropoli può essere scoraggiante, a meno di non disporre di consistenti risorse finanziarie.

Mentre Milano presenta il peggiore equilibrio in Europa tra i costi abitativi e i salari, la situazione non è migliore nel resto dell’Italia. Le manifestazioni degli studenti universitari contro gli alti affitti ne sono una chiara testimonianza.

L’Italia ha bisogno di riconoscere e valorizzare le capacità delle nuove generazioni di lavoratori e studenti. La soluzione? Riorientare le risorse e l’attenzione verso investimenti a lungo termine, concentrarsi su strategie reali piuttosto che su slogan di campagna elettorale. La strada da percorrere non sarà facile e, a volte, potrebbe essere estremamente ardua.

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Massimo Chioni