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La differenza tra vigilanza armata e disarmata: gli amici di Vigilanza Privata Milano fanno chiarezza

  • Maggio 16, 2024
  • 4 min read
La differenza tra vigilanza armata e disarmata: gli amici di Vigilanza Privata Milano fanno chiarezza

Il problema della sicurezza, soprattutto nelle grandi città, è sempre più diffuso: spesso sia i privati che i gestori di aziende, strutture pubbliche e attività commerciali devono confrontarsi con una percentuale di rischi sempre maggiore di spiacevoli accadimenti, quali possono essere furti, rapine, aggressioni e così via.

Ricorrere ad un servizio di vigilanza privata è ormai una necessità in molti contesti, sia nelle abitazioni, che per garantire la massima tranquillità devono dotarsi di impianti di videosorveglianza e di allarme, sia negli ambienti di lavoro, nei negozi e negli uffici e nei luoghi pubblici, dove l’afflusso di pubblico è sempre costante.

In genere, quando si parla di servizi privati di security, si tende a fare confusione tra la vigilanza armata e non armata, soprattutto per quanto riguarda la collocazione di una o dell’altra. Per fare un po’ di chiarezza sull’argomento, abbiamo chiesto agli esperti di Vigilanza Privata Milano di farci capire cosa significa vigilanza armata e vigilanza non armata, e quando è bene richiedere l’uno o l’altro dei due servizi.

Le differenze basilari tra vigilanza armata e non armata

I servizi di vigilanza privata hanno caratteristiche molto diverse in base al tipo di servizio richiesto e al contesto di destinazione, la distinzione principale è appunto tra vigilanza armata e non armata: ciò significa che gli operatori addetti alla sicurezza possono essere provvisti di armi, si parla in questo caso di vigilanza attiva, o sprovvisti, quando il servizio è detto di vigilanza passiva.

Le differenze tra i due servizi, in realtà, non riguardano solo la presenza di un’arma, né è vero che una guardia armata sia più offensiva di un addetto alla sicurezza non armato.

Le caratteristiche della vigilanza armata

La vigilanza armata, o attiva, viene svolta dalle guardie particolari giurate (GPG) e consiste nella sorveglianza e tutela di persone, beni e oggetti da parte di personale che si avvale dell’ausilio di armi. Ciò significa che la guarda giurata deve lavorare dopo il conferimento di un titolo rilasciato dalle autorità locali, e può intervenire direttamente nel difendere oggetti, luoghi o persone.

Inoltre, le guardie che svolgono attività di vigilanza armata sono obbligate a collaborare con la Polizia di Stato e le forze di Pubblica Sicurezza.

Le caratteristiche della vigilanza non armata

Gli addetti alla sicurezza che si occupano del servizio di vigilanza non armata devono sorvegliare beni e oggetti con una modalità così detta passiva, ovvero svolgere un ruolo di allontanamento dei malintenzionati, senza intervenire direttamente.

In caso di anomalie e problemi, l’addetto alla sicurezza non armato deve avvisare immediatamente un responsabile o, se necessario, allertare le Forze dell’Ordine.

Il servizio di vigilanza non armata non richiede il titolo rilasciato dal Prefetto.

Quale servizio scegliere: armato o non armato?

La prima impressione è quella che una guardia armata sia più efficiente ed esperta di un operatore fiduciario non armato. In realtà non è proprio così: anzi, si può dire che la maggior parte delle aziende richieda piuttosto il servizio di vigilanza non armata, in quanto rappresenta un vero e proprio deterrente nei confronti di chi ha intenzione di rapinare, rubare o commettere atti vandalici.

Inoltre, la sorveglianza non armata viene svolta da persone qualificate e competenti, in grado di svolgere una serie di mansioni che affiancano quella del monitoraggio e della sicurezza: reception e controllo accessi, portierato, prevenzione antincendio, presidio e accoglienza nei pubblici esercizi e così via.

Il personale non armato indossa comunque una divisa e dispone di un equipaggiamento adatto a svolgere il proprio servizio: tesserino di riconoscimento, torcia, radiotelefono e altro.

Chiaramente, per chi sceglie la vigilanza non armata esiste anche un vantaggio economico, dal momento che questo servizio ha un costo inferiore rispetto all’ingaggio di guardie armate.

Quale decisione prendere?

Concludendo, non si può dire che un servizio sia migliore o più efficace dell’altro, ma semplicemente tenere conto che la vigilanza armata svolge un ruolo di protezione, mentre la sicurezza non armata svolge un’attività prevalente di custodia, controllo e prevenzione.

Al di là di situazioni particolarmente a rischio, si può dire che la vigilanza passiva, e non armata, rappresenti un’ottima soluzione per le aziende, gli uffici e le strutture che desiderano tutelarsi con un servizio di controllo e di prevenzione, oltre a monitorare le presenze e gli accessi.

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Massimo Chioni