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Santa Maria alla Fontana a Milano e i suoi miracoli

  • Aprile 19, 2024
  • 4 min read
Santa Maria alla Fontana a Milano e i suoi miracoli

Credit Foto: Wikipedia

Il Santuario di Santa Maria alla Fontana rappresenta un luogo carico di storia e spiritualità. Fondato nel 1508 per volere di Carlo II d’Amboise, il santuario sorge su una fonte miracolosa, ritenuta capace di guarigioni straordinarie fin dai tempi antichi. Questa acqua benefica, simbolo di purificazione e rinascita, ha attirato nel corso dei secoli moltitudini di pellegrini e curiosi, desiderosi di testimoniare il potere curativo dei suoi zampilli.

L’architettura del santuario, con i suoi chiostri e le sue acque zampillanti, rimanda a simbologie cosmologiche e metafisiche, spesso ancora avvolte nel mistero. Elementi rinascimentali si fondono con influenze classiche per creare un ambiente che è al contempo luogo di culto e testimonianza artistica. La chiesa è stata attribuita a diversi grandi maestri, tra cui Leonardo da Vinci e Donato Bramante, sebbene ricerche più recenti confermino l’opera di Giovanni Antonio Amadeo.

Oggi, Santa Maria alla Fontana non è solo un santuario, ma un’icona della tradizione milanese, testimone di una storia che intreccia il sacro con l’arte, il miracoloso con il quotidiano.

I miracoli di Santa Maria alla Fontana

L’origine del Santuario di Santa Maria alla Fontana è avvolta in una storia tanto incredibile quanto affascinante. Una mattina di estate del 1506, il destino di un uomo e di un luogo si intrecciarono in modo indissolubile. Carlo II d’Amboise, un giovane viceré francese afflitto da una grave malattia agli occhi, fu condotto, quasi per caso, alla fonte situata fuori dalle mura di Milano. Si racconta che, dopo aver attinto e usato l’acqua di quella fontana, il viceré sperimentò un miglioramento miracoloso. Sotto il sole ardente e davanti a una folla di curiosi e bisognosi, Carlo II trovò sollievo e, secondo la leggenda, guarì completamente. Mentre l’acqua scivolava sul suo volto, promise solennemente di erigere un santuario in onore della Vergine Maria, qualora la sua guarigione si fosse confermata. Fu questo evento a segnare l’inizio della trasformazione di un semplice luogo di sosta in un santuario ricco di spiritualità e storia.

L’architettura “divina” di Santa Maria alla Fontana

L’architettura del Santuario di Santa Maria alla Fontana è una fusione sublime di forme rinascimentali e dettagli architettonici che evocano il divino. Progettato originariamente da Giovanni Antonio Amadeo, il santuario si presenta come un gioiello architettonico, con chiostri che abbracciano silenziosamente il cortile centrale, dominato dalla presenza della fonte miracolosa. Le vasche interrate e i portici sono adornati da affreschi del Seicento, che raccontano visivamente la storia e il significato spirituale del luogo. Questi elementi non sono solo dettagli decorativi, ma simboli potenti che riflettono le credenze cosmologiche e metafisiche dell’epoca. Gli affreschi, attribuiti alla bottega di Bernardino Luini, aggiungono un ulteriore livello di narrativa visiva, immergendo i visitatori in una atmosfera di contemplazione e venerazione.

Santa Maria alla Fontana oggi

Il Santuario di Santa Maria alla Fontana continua a essere un punto di riferimento per i fedeli. Ogni giorno, residenti e turisti attraversano le sue soglie per assaporare un momento di pace, lontani dal trambusto cittadino. La chiesa non solo offre servizi religiosi regolari, ma è anche un luogo di incontro per la comunità, dove si svolgono eventi culturali e musicali che arricchiscono lo spirito milanese. La presenza costante di acqua dalla fontana storica è un richiamo tangibile al miracolo che ha dato origine al santuario, rendendolo un luogo dove il passato incontra il presente in un dialogo continuo di fede e bellezza.

Non solo religione

Chiunque varchi il portale di questo luogo sacro può immergersi in un’atmosfera che intreccia il sacro con l’arte, il passato con il presente. Oltre alle funzioni religiose, il santuario ospita mostre d’arte, concerti di musica classica e incontri culturali, che lo rendono un punto di riferimento vitale nella vita culturale di Milano. Le guide turistiche spesso sottolineano come l’acqua della fonte miracolosa continui a scorrere, un simbolo eterno di speranza e rinnovamento, attirando non solo fedeli ma anche chi è alla ricerca di momenti di riflessione e pace interiore.

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Massimo Chioni