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Igloo del quartiere Maggiolina a Milano, l’architettura post bellica che non ti aspetti

  • Aprile 19, 2024
  • 4 min read
Igloo del quartiere Maggiolina a Milano, l’architettura post bellica che non ti aspetti

Credit Foto: Di FlavMi – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=100721199

Nel tessuto urbano di Milano, nascosto tra le vie del quartiere Maggiolina, si trova un piccolo gruppo di abitazioni che sfidano le convenzioni architettoniche tradizionali. Le case igloo, frutto di un periodo di intensa sperimentazione e necessità, rappresentano una parte unica del panorama architettonico milanese. Queste strutture, originariamente concepite come soluzioni abitative temporanee nel dopoguerra, hanno non solo superato la prova del tempo diventando permanenti, ma sono diventate icone di resilienza e ingegnosità. Circondate da edifici più convenzionali, le igloo di Milano offrono uno spaccato affascinante della storia e dell’evoluzione urbana della città, testimoniando un’epoca in cui la necessità ha dato vita a forme abitative del tutto inaspettate.

Origini e storia delle case igloo del quartiere Maggiolina

Nel panorama architettonico milanese, le case igloo emergono come testimoni silenziosi di un’epoca di grandi cambiamenti. Nate nel dopoguerra del 1946, queste abitazioni erano originariamente intese come soluzioni temporanee per gli sfollati, un rimedio veloce alle devastazioni lasciate dai bombardamenti. Tuttavia, la loro singolarità non risiedeva solo nella funzione, ma anche nella forma e nella tecnica costruttiva. L’ingegnere Mario Cavallè, ispirato dai modelli di abitazioni temporanee sviluppati negli Stati Uniti, adottò un design innovativo che prevedeva l’uso di mattoni forati disposti in un intrigante schema a losanga, facilitando la libertà nella disposizione degli spazi interni.

Ogni igloo, con i suoi circa 45 metri quadrati di superficie, si sviluppava su due livelli: un piano rialzato abitabile e un seminterrato, quest’ultimo utilizzabile per scopi diversificati, benché non formalmente abitativo. Il quartiere Maggiolina, dove queste case sono ubicate, divenne così il teatro di una sperimentazione architettonica che, nel tempo, ha trasformato completamente il tessuto urbano della zona. Senza ombra di dubbio, l’introduzione di queste strutture non convenzionali ha apportato un valore storico e culturale inestimabile, facendo delle case igloo non solo delle residenze, ma dei veri e propri simboli di resilienza e creatività architettonica.

Caratteristiche architettoniche e innovazioni

Le case igloo di Milano si distinguono per il loro design peculiare, un chiaro distacco dalle tipiche linee architettoniche milanesi. La struttura di queste abitazioni è notevole per il suo aspetto a cupola, che nasconde un interno sorprendentemente spazioso data la superficie compatta. I mattoni forati non solo supportano l’arco ma permettono anche una ventilazione naturale, dimostrando una notevole attenzione per il comfort abitativo nonostante le limitazioni post-belliche.

Ogni unità abitativa è dotata di un piccolo giardino, un luogo di tranquillità urbana che contrasta vivacemente con l’ambiente metropolitano circostante. L’interno delle case igloo è progettato per massimizzare l’uso dello spazio; il piano terra ospita le aree di vita quotidiana mentre il seminterrato offre ulteriori possibilità, dallo spazio di lavoro al ripostiglio. Questa disposizione interna fa delle case igloo non solo una soluzione abitativa, ma anche un simbolo di ingegnosità e adattabilità.

La loro costruzione rapida era essenziale in un periodo di grave crisi abitativa, e l’approccio adottato dall’ Ing. Mario Cavallè riflette una visione che poneva l’efficienza costruttiva al servizio delle necessità immediate, senza però trascurare l’estetica e la funzionalità a lungo termine. Possiamo sicuramente affermare che le case igloo rappresentano una fusione tra innovazione pratica e sensibilità estetica, evidenziando come anche nelle circostanze più difficili, l’architettura possa elevarsi a simbolo di speranza e rinascita.

Il quartiere Maggiolina: un contesto unico

Originariamente un’area agricola, la Maggiolina ha subito una trasformazione radicale nel corso del XX secolo, evolvendo in un distretto residenziale distintivo. La peculiarità del quartiere non si limita alla presenza delle case igloo, ma è arricchita dalla varietà architettonica che include esempi di stile liberty e moderne costruzioni residenziali.

Nel cuore di questo quartiere si trova la Via Lepanto, dove le case igloo formano un insieme quasi surreale tra le strutture più convenzionali. La zona è riconosciuta per la sua tranquillità, offrendo un rifugio urbano che contraddistingue la Maggiolina come una delle aree più desiderabili di Milano. Gli ampi viali alberati e i giardini curati parlano di un luogo che, nonostante la modernizzazione, ha saputo mantenere un legame con il suo passato più rurale.

La vicinanza con importanti vie di comunicazione e servizi urbani rende il quartiere non solo un tesoro architettonico, ma anche un comodo luogo di residenza. La storia del quartiere, intrecciata con le narrazioni delle case igloo, rende la Maggiolina un capitolo affascinante della grande narrazione milanese, testimoniando un equilibrio raro tra innovazione e tradizione. Questo contesto unico fa delle case igloo non solo meri edifici, ma simboli di un’epoca e di un ambiente che ha saputo reinventarsi mantenendo la propria identità.

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Massimo Chioni