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Vivere Milano

Pirla: cosa significa e da cosa deriva

  • Ottobre 1, 2023
  • 2 min read
Pirla: cosa significa e da cosa deriva

Se in qualsiasi luogo del mondo si sentono esclamazioni come “che pirla” o “stiamo pirlando”, è quasi certo che nelle vicinanze ci sia un milanese.

Di fronte a tali espressioni, è comune interrogarsi sul loro significato e se possano avere un’accezione negativa. Infatti, “pirla” è spesso equiparato a termini come “stupido”, “sciocco”, o perfino a termini volgari. Anche Wikipedia riferisce che una sentenza recente della Cassazione ha determinato che l’utilizzo del termine può essere offensivo. Per precauzione, potrebbe essere saggio astenersi dal suo uso in contesti inappropriati.

Tuttavia, pochi sono a conoscenza del fatto che “pirla” indica anche una trottola, rendendo il termine meno offensivo di quanto si possa pensare a prima vista.

Pirla
Pirla

Pirlare: girare senza meta

Secondo autorevoli milanesi, il gioco noto come “pirla” prevedeva di lanciare una trottola mirando a piccoli birilli o oggetti simili con l’obiettivo di abbatterli tutti, una sorta di bowling in miniatura.

Da questo gioco, il termine “pirla”, riferendosi alla trottola, ha evoluto nel verbo “pirlare”, che ha preso a significare l’atto di girovagare senza una destinazione precisa. Di conseguenza, “pirla” è diventato sinonimo di “girare senza meta“.

Tuttavia, non sempre questo ha una connotazione negativa.

Un tempo, i giovani avrebbero invitato le loro compagne a ballare nelle balere, usando il termine “pirlare” per indicare il movimento di giravolta. Questo uso del termine non è troppo lontano dalle “piroette” che molte persone conoscono.

Nell’ambito culinario, “pirlare un impasto” significa modellarlo in una forma sferica facendolo ruotare tra le mani o su una superficie, garantendo così una lievitazione uniforme, come menzionato su Cookandlove.it.

Pertanto, l’uso di questo termine non dovrebbe essere visto come offensivo, ma piuttosto come un segno di familiarità con il dialetto milanese e le sue sfumature.

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Massimo Chioni