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Vivere Milano

Lotta contro lo spreco alimentare a Milano: gli HUB per il recupero e la redistribuzione del cibo

  • Febbraio 7, 2024
  • 4 min read
Lotta contro lo spreco alimentare a Milano: gli HUB per il recupero e la redistribuzione del cibo

Milano continua a essere un punto di riferimento nella lotta contro lo spreco alimentare, con l’introduzione di tre nuovi hub di quartiere che mirano al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari. Questa iniziativa rafforza l’impegno della città nel ridurre non solo lo spreco di cibo ma anche nel contrastare la povertà alimentare.

Nel 2023, oltre 615 tonnellate di cibo sono state salvate dallo spreco e distribuite a circa 27.000 persone in difficoltà, fornendo circa 1.230.000 pasti. Questo risultato notevole è stato raggiunto grazie al coordinamento di diversi soggetti, tra cui enti del terzo settore e attori privati, che hanno collaborato per ottimizzare la raccolta, il stoccaggio e la distribuzione delle eccedenze alimentari.

L’introduzione di questi nuovi hub rappresenta un passo significativo verso un modello di gestione alimentare più sostenibile e consapevole, con un impatto positivo sia sulla comunità che sull’ambiente. Questo è particolarmente importante considerando che, a livello nazionale, il valore del cibo sprecato in Italia supera i 13 miliardi di euro all’anno.

La strategia adottata da Milano, che include la digitalizzazione dei processi e una migliore mappatura delle risorse, si prefigge di rendere il sistema di recupero e distribuzione delle eccedenze più efficiente e meno impattante dal punto di vista ambientale. Con queste azioni, Milano si conferma come un esempio di innovazione e responsabilità sociale, offrendo un modello replicabile per altre città nell’ambito della food policy e del contrasto allo spreco alimentare.

L’impatto dei nuovi hub di quartiere contro lo spreco alimentare a Milano

I tre nuovi hub di quartiere a Milano rappresentano un significativo avanzamento nella lotta contro lo spreco alimentare e la povertà alimentare. Ogni hub è stato progettato per rispondere a esigenze specifiche della comunità, integrando approcci diversificati e mirati. Per esempio, l’hub del Gallaratese si concentra sul sostegno ai più piccoli e alle persone che hanno perso il lavoro, mentre l’hub di Lambrate collabora attivamente con l’Avis, creando un parallelo tra la donazione di cibo e le donazioni di sangue. L’hub del centro, invece, ha dato vita a un panificio, unendo la riduzione degli sprechi alimentari alla creazione di nuove opportunità lavorative.

Il progetto degli hub di quartiere, avviato nel 2019, ha già dato risultati notevoli. Oltre 615 tonnellate di cibo sono state recuperate nel 2023, dimostrando l’efficacia di questo approccio integrato. Questa iniziativa non solo fornisce cibo alle persone in difficoltà, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale dello spreco alimentare. La digitalizzazione della filiera, in particolare, permette una gestione più efficiente delle eccedenze, assicurando che le risorse alimentari vengano utilizzate al meglio.

Con il coinvolgimento attivo dei mercati comunali, si prevede una raccolta quotidiana di circa 200 kg di eccedenze di fresco in 20 mercati cittadini. Questo aspetto amplifica ulteriormente l’effetto positivo degli hub, estendendone la portata e l’impatto. La partecipazione di diverse organizzazioni e enti, come l’Eco delle Città APS e il Banco Alimentare della Lombardia, testimonia l’ampio supporto e la collaborazione che sta alla base di questi sforzi.

Attraverso queste azioni, gli hub non solo rispondono a un’esigenza immediata di cibo, ma si pongono come punti di riferimento per una comunità più resiliente e solidale, dove la riduzione dello spreco diventa un obiettivo condiviso e tangibile.

Collaborazione e innovazione: una rete contro lo spreco alimentare a Milano

Il successo dei nuovi hub di quartiere a Milano è fortemente legato alla collaborazione tra diversi attori della società, che comprendono enti pubblici, organizzazioni private, enti di ricerca e imprese. Questa sinergia ha permesso di creare una rete robusta e capillare per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari. Il coinvolgimento di importanti partner scientifici, come il Politecnico di Milano, garantisce un’approccio basato su ricerca e innovazione.

Uno dei pilastri di questo progetto è l’innovazione tecnologica, che si traduce nella digitalizzazione della filiera del cibo. Questo aspetto è cruciale per migliorare la mappatura delle eccedenze e ottimizzare la logistica. Grazie a queste tecnologie, è possibile avere un sistema di raccolta e distribuzione che non solo è efficiente, ma che riduce anche l’impatto ambientale dello spreco alimentare.

L’obiettivo principale rimane quello di garantire cibo fresco e secco a un numero crescente di persone in stato di bisogno nella città. Con l’aggiunta dei tre nuovi hub, la rete si espande, incrementando la capacità di intercettare e ridistribuire le eccedenze alimentari. Questo modello non solo fornisce un aiuto immediato a chi ne ha bisogno, ma stimola anche una consapevolezza collettiva sull’importanza della riduzione dello spreco alimentare.

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Massimo Chioni