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Lavoro a Milano: le lettere di presentazione al tempo dell’AI

  • Febbraio 25, 2025
  • 5 min read
Lavoro a Milano: le lettere di presentazione al tempo dell’AI

La lettera di presentazione che accompagna il curriculum è spesso sottovalutata: c’è chi la copia e incolla da qualche modello trovato online, chi la redige senza pensarci troppo e chi, invece, la studia nei minimi particolari. Alcuni, con lungimiranza, hanno già capito che l’Intelligenza Artificiale può essere una risorsa potentissima per scrivere una lettera di presentazione capace di colpire nel segno, perché, inutile girarci intorno, quando ci si candida per un lavoro, non basta avere un curriculum stellare, serve quel qualcosa in più, che accenda la giusta curiosità nel selezionatore.

Un esempio pratico

Per fare un esperimento, proviamo a preparare una vera candidatura. Fra le offerte di lavoro a Milano ne scegliamo una per Addetto Vendite presso uno Showroom. A questo punto chiediamo aiuto a uCV.online, una piattaforma che offre uno strumento AI specifico per il mondo del lavoro.

Una volta selezionata l’offerta d’interesse, lo strumento offre una vista nella quale il nostro “profilo del candidato” è affiancato all’annuncio di lavoro. Nella stessa vista si trova anche il tool AI che ha accesso alle informazioni contenute in entrambi i documenti.

Nel nostro profilo scriviamo alcune frasi tipiche di tanti curriculum:

“Ho esperienza triennale nella gestione delle vendite e nella fidelizzazione della clientela, con ottime capacità di negoziazione e comunicazione. Con i clienti riesco a instaurare rapporti duraturi e ad anticipare le loro esigenze. Ho sempre raggiunto e superato tutti gli obiettivi trimestrali, aumentando il fatturato del 23%.”

Infine chiediamo a uCV di utilizzare tutti i dati a sua disposizione per creare una lettera di presentazione efficace ed ecco il risultato:

“Oggetto: Candidatura per la posizione di Addetto alle Vendite in Showroom presso [Nome Azienda]

Gentile [Nome del Selezionatore, se conosciuto],
Le scrivo per esprimere il mio interesse per la posizione di Addetto Vendita presso i vostri punti vendita situati a [elenco dei punti vendita]. Sono entusiasta dell’opportunità di entrare a far parte di un’azienda leader nel settore e sono convinto che le mie competenze possano contribuire positivamente al vostro team.

Negli ultimi tre anni, ho affinato le mie competenze nel settore vendite, implementando strategie di upselling e fidelizzazione che hanno generato un incremento del fatturato aziendale del 23%. La mia capacità di comprendere e anticipare le esigenze dei clienti mi ha permesso di instaurare relazioni solide e durature, superando con costanza gli obiettivi trimestrali.

Questa esperienza mi ha permesso di acquisire una profonda comprensione delle dinamiche del cliente e delle tecniche di vendita, rendendomi particolarmente adatto a gestire la cassa, allestire il banco vendita e fornire assistenza diretta al cliente. Sono particolarmente attratto dalla vostra azienda per la sua reputazione di eccellenza e il forte legame con il territorio.

Sarei felice di approfondire in che modo le mie competenze possano contribuire al successo del team di vendita nell’ambito di un colloquio conoscitivo. La ringrazio per l’attenzione e rimango in attesa di un suo gentile riscontro.

Cordiali saluti,
[Firma e Contatti]”

Nota: I dati sono stati prelevati automaticamente dal testo dell’annuncio di lavoro e incrociati con il breve profilo fornito. La bozza sopra riportata è stata generata in pochi secondi.

Il vantaggio è evidente: scrivere la lettera di presentazione con l’AI la rende più incisiva, integrando dati concreti, risultati misurabili e un linguaggio che comunica sicurezza e valore. Questo perché l’AI, addestrata su milioni – se non miliardi – di curriculum e lettere di presentazione efficaci, riconosce l’importanza di evidenziare successi reali e il loro impatto diretto sulle vendite, per aumentare le probabilità di attirare l’attenzione di un selezionatore.

L’AI è come un aiuto-chef in cucina

L’Intelligenza Artificiale è come un aiuto-chef: un alleato prezioso che prepara gli ingredienti e li unisce seguendo una ricetta, ma la realizzazione del piatto finale compete sempre allo chef, che lo firma col suo tocco personale.

Il tool scelto è riuscito a produrre un’ottima bozza, mischiando tanti “ingredienti”, presi sia dal profilo del candidato che dall’annuncio di lavoro, scegliendo il tono più adatto al contesto e riferendosi a una “ricetta” imparata analizzando una enorme quantità di dati.

Questa però resta solo una base di partenza., Per un risultato eccellente,  occorre il tocco finale da parte dello “chef-candidato”.

I rischi di affidarsi ciecamente all’AI e come mitigarli

Allo stato dell’arte, il risultato è già impressionante, tuttavia l’AI può commettere errori difficili da rilevare – quelle che in gergo si chiamano “allucinazioni” e trasmettere un falso senso di competenza. Questi strumenti continueranno a evolversi nel tempo e, tra qualche anno, probabilmente saranno in grado di produrre testi indistinguibili da quelli prodotti da un essere umano.

È lecito aspettarsi che i selezionatori, sommersi da testi sempre più “perfetti”, correranno ai ripari e daranno ancora più valore all’autenticità e alla capacità del candidato, a parità di strumenti a disposizione, di far emergere la propria individualità.

Le aziende, infatti, non cercano candidati con una presentazione perfetta, bensì persone, come loro, con le quali poter lavorare. Persone in grado di integrarsi nel team e portare un vantaggio economico all’azienda.

Il modo migliore per mitigare i rischi dell’AI è, probabilmente, quello di tenere bene a mente le dinamiche e le caratteristiche umane che non potranno mai essere sostituite da una macchina.

In un contesto nel quale sempre più competenze specialistiche sono coadiuvate dalla tecnologia, le competenze trasversali diventano ancora più preziose. Un esempio lampante è il problem-solving: la capacità di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per raggiungere un obiettivo e che, in fase di primo contatto con un’azienda, si traduce nella capacità di scegliere e utilizzare i tool più efficaci per riuscire a emergere e ottenere l’agognato colloquio.

Altre competenze che probabilmente acquisteranno sempre più valore, in quanto prettamente umane, sono: l’empatia, la creatività, la capacità di gestire le relazioni interpersonali con particolare riferimento alla gestione dei conflitti, la comunicazione interpersonale, il public speaking, la multipotenzialità e, soprattutto, la capacità di adattarsi al cambiamento.

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Massimo Chioni